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Nuovo Quotidiano di Puglia - L'Ict cresce in Puglia ma aziende troppo piccole

Il settore dell'lct (tecnologia dell'informazione e della comunicazione) ha rallentato nel 2009 la sua crescita, registrando comunque nell'anno più duro della crisi un incremento moderato (+ 1,3%) di imprese sul territorio. Nel corso di un decennio 2000-2009, il numero delle imprese Ict è risultato comunque notevolmente incrementato nel Mezzogiorno (+48%) e, con una crescita media superiore, nella Regione Puglia (+50%). Ma sono ancora poche le società che riescono ad assumere la dimensione necessaria per competere a livello internazionale. E' quanto emerge da una ricerca di Cerved Group, punto di riferimento nel settore della Business Information, che ha presentato i risultati del Rapporto sulle imprese Ict nel Mezzogiorno, con un focus sulla Regione Puglia. Lo studio, elaborato dall'ufficio studi del nuovo Gruppo italiano, fotografa un settore che nonostante una crescita abbastanza vivace nel numero di imprese — risulta molto polverizzato, con poche aziende in grado di crescere e di affermarsi sul mercato. "Si, l'Ict è un settore che cresce da un decennio, anche se non lo possiamo ancora definire trainante e fondamentale per l'economia pugliese — commenta il direttore dell'Osservatorio Banche e imprese, Antonio Corvino - da noi é partito in ritardo rispetto a quanto è successo in Sicilia e Sardegna, ma ciò nonostante sta mostrando un certo dinamismo segnando i maggiori indici di crescita". Sono 3.520 le aziende del settore operanti in Puglia al 3l dicembre 2009, a fronte delle 21.283 nell`intero Mezzogiorno. Nel corso degli ultimi anni, il numero delle imprese dell`lct ha registrato un incremento in linea con la crescita generale dello stock delle aziende meridionali. In particolare, tra il I gennaio 2000 e il 31 dicembre 2009 il numero delle imprese meridionali operative nel settore è cresciuto del 48%, quello della Regione Puglia del 50%. A trainare la crescita è stato soprattutto il segmento dei servizi di telecomunicazioni e i call-center. Le società attive in questi settori hanno registrato un incrememo del 350% nell'area del Sud e lsole è del circa 400% nella Regione Puglia. Nelle stesse aree geografiche, il numero di aziende informatiche è cresciuto del 56%, quello del commercio all'ingrosso di apparati lct del 28% e quello della fabbricazione di apparati lct del 25%. Dal punto di vista delle natalità, nel 2009 la presenza di imprese Ict sul territorio é cresciuta dell' 1,3% rispetto all'anno precedente, con +282 imprese, con un tasso del 3.7% tra Ie aziende delle telecomunicazioni i call-center, dell'l,5% nel commercio al'ingrosso di apparati informatici, dell' l,2% nei servizi informatici e dello 0,6% nell'industria lct. A livello regionale, la Puglia ha chiuso il 2009 con un saldo positivo (+39 imprese, pari al +1,1% contro una media complessiva del 4,8%), grazie soprattutto all'incremento di aziende che operano nei servizi informatici (+31 imprese). I dati di bilancio evidenziano che sono poche le aziende meridionali del settore in grado di competere a livello internazionale. Infatti, l`analisi fotografa una bassa presenza di imprese capaci di raggiungere la dimensione necessaria per competere sui mercati internazionaIi. Tra le società di capitale, circa 8.000 nel Mezzogiorno e 1.600 nella Regione Puglia, più del 75% non ha superato nel 2008 i 500 mila euro di fatturato, il 30% non è arrivata nemmeno a 50 mila euro e solo il 3% ha superato i 5 milioni di fatturato."In Puglia questo settore é nato fondamentalmente al servizio delle imprese restando quindi di dimensioni modeste - spiega Corvino - salvo alcune aziende che si sono indirizzate verso il settore pubblico, come sanità e pubbliche amministrazioni, raggiungendo dimensioni più consistenti". "E' necessario che si faccia anche in questo settore un discorso di aggregazione, come si sta facendo con il Distretto Ict a livello regionale ". [...]
Da "Nuovo Quotidiano di Puglia" del 10 febbraio 2010 (pag. I - IV e V)