Semplificazione regolamento fondi strutturali e coesione
La Commissione Europea dovrebbe adottare, mercoledì 22 luglio, la sua proposta di semplificazione sui fondi strutturali e di coesione. Questa proposta fa seguito alla comunicazione adottata il 3 giugno "sull'impegno condiviso per l'occupazione", che le chiedeva di proporre un emendamento al regolamento sui fondi strutturali, offrendo la possibilità agli Stati membri di non concedere un cofinanziamento nazionale al Fondo Sociale Europeo durante gli anni 2009-2010.
Varie volte già, la Commissione ha rinviato l'adozione della sua proposta di semplificazione dei fondi di cui sopra. In una dichiarazione: "La Commissione Europea attribuisce la massima importanza d ridurre l'impatto della crisi economica. La semplificazione del regolamento sui fondi strutturali e di coesione è un passo molto importante in questo senso. Tuttavia, è chiaro che le discussioni interne su quest'argomento in seno alla Commissione devono continuare prima che la proposta sia formalmente adottata".
È importante dare il massimo di possibilità agli Stati membri e regioni in difficoltà a causa della crisi e che devono affrontare una disoccupazione
"galoppante", ritiene la Commissione secondo cui il Fondo Sociale Europeo è lo strumento adeguato per aiutare la gente a trovare un lavoro e/o a reintegrarla nel mercato del lavoro.
Per accelerare i programmi d'attuazione e aiutare a superare queste difficoltà, è proposta una misura addizionale per ridurre le pressioni attuali e permettere un utilizzo massimo dei fondi europei, particolarmente per i disoccupati o le persone sul punto di esserlo. Questo richiede un emendamento al regolamento del Consiglio n.1083/2006 sugli investimenti della politica di coesione, tra cui, come indica la comunicazione "sull'impegno condiviso per l'occupazione", un cambiamento temporaneo del modo in cui i pagamenti per i programmi cofinanziati dal FSE sono calcolati.
In questo contesto, alcuni Paesi contribuenti netti temono di dover pagare di più al termine del periodo 2009-2010, quando alcuni Stati membri chiederanno il rimborso del 100%. Infatti, attraverso l'utilizzo totale del bilancio disponibile nel quadro finanziario dell'UE, la Commissione intende garantire la disponibilità di 19 miliardi di euro per il FSE per il periodo 2009-2010. Questo importo, iscritto nel quadro finanziario, non può essere cambiato. Se questi Stati membri presentano progetti di qualità alla Commissione e se vogliono essere rimborsati al 100%, potranno esserlo. Ma quest'aspetto preoccupa i Paesi contribuenti netti.
Data Pubblicazione sul portale: 20 Luglio 2009 Fonte: Agence Europe - Bollettino quotidiano dell'Unione Europea Aree Tematiche: Sportello Europa, Sistema Puglia Redazione: Redazione Uffici Bruxelles Letto: 82 volte