Chimica e meccanica: le star della Puglia che brevetta
In linea con quanto rilevato su scala nazionale dal rapporto dell'Osservatorio Unioncamere sui brevetti e marchi, presentato nei giorni scorsi a Roma, anche in Puglia nell'ultimo decennio si è verificata una crescita costante, seppur limitata, di domande di brevetti depositate all'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO). I dati, che emergono dal database del CESPRI-Bocconi, sono analizzati nel volume "La Puglia che inventa. I brevetti pugliesi 1978-2008", pubblicato dall'Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione nella collana QuaderniARTI e discusso per la prima volta in occasione del Festival dell'Innovazione di Bari lo scorso dicembre.
Nel periodo 1997-2004, la Puglia ha registrato 461 brevetti europei, pari all'1,5% del totale nazionale, posizionandosi al 14° posto nella graduatoria delle regioni italiane, ma facendo comunque registrare un incremento consistente rispetto al periodo precedente 1988-1996 (+ 146% di brevetti registrati). È in crescita anche il numero di brevetti per milione di abitanti che, se su base nazionale è pari a 68 (al 6° posto nei Paesi del G9), in Puglia ammonta a 14,3 nel periodo 1997-2004, rispetto a 5,2 nel periodo 1988-1996.
È significativa, poi, la specializzazione della regione in due comparti, quelli della chimica e della meccanica, che complessivamente esprimono circa la metà del numero totale dei brevetti pugliesi. Tale specializzazione riflette in maniera chiara la presenza in Puglia di eccellenze accademiche (nel caso della chimica) e industriali (nel caso della meccanica). Analoga evidenza nel comparto della meccanica ricorre nell'analisi su base nazionale delle specializzazioni tecnologiche: all'interno dei Paesi del G9 l'Italia detiene infatti il primato dei brevetti in questo comparto.
In Puglia la stragrande maggioranza dei brevetti è di proprietà delle imprese (l'87,9%, contro l'87,2% in Italia). Tra queste spiccano nomi quali la Polimeri Europa (con 91 brevetti), il Centro Ricerche Fiat (48), la STMicroelectonics (44), la Bosch (26).
Tra gli inventori individuali, il più "prolifico" in assoluto è Mario Ricco, titolare di 87 brevetti della classe tecnologica della meccanica e inventore, tra l'altro, del common rail.
Le università della regione registrano solo lo 0,9% dei brevetti pugliesi. Tuttavia, molti docenti e ricercatori hanno brevettato in proprio e non hanno ceduto i diritti di registrazione all'ateneo di appartenenza, per cui nelle statistiche sono conteggiati come inventori individuali.
In quest'ultimo campo, comunque, si è registrata nel corso del 2008 una tendenza all'incremento delle registrazioni effettuate dalle università pugliesi: merito anche delle azioni a sostegno della brevettazione realizzate nell'ambito del Progetto ILO, coordinato dall'ARTI su incarico dell'Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione. In particolare, il progetto ILO ha stanziato 250 mila euro per coprire nella misura dell'80% i costi di estensione internazionale dei brevetti universitari. In totale, attraverso il "voucher" del Progetto ILO, sono state finanziate 28 estensioni all'estero di brevetti.
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Sito di riferimento:http://www.arti.puglia.it/
Data Pubblicazione sul portale: 29 Gennaio 2009 Fonte: ARTI - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione Aree Tematiche: Sistema Puglia, Ricerca e Innovazione Tecnologica Redazione: Redazione Sistema Puglia Scaricato: 306 volte Letto: 88 volte