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Università Bari scopre diagnosi cancro da analisi respiro

Immagine associata al documento: È una scoperta eccezionale e sconvolgente. Tutto merito dell'Università di Bari che nella diagnosi tumorale ha messo a punto una procedura a dir poco innovativa e fantasiosa. Sarà possibile accertare il cancro all'intestino retto e al colon analizzando il respiro umano. La ricerca scientifica e i risultati ottenuti sono già stati pubblicati dalla prestigiosa rivista British Journal of Surgery. A annunciare l'eccezione scoperta è stato il direttore scientifico della Rete Voc and Odor, Gianluigi De Gennaro, dove è stata messa a punto la innovativa procedura diagnostica. Ecco le sue dichiarazioni: "Abbiamo lavorato per due anni, guidati dal principio che il cancro del colon retto lascia tracce nel sangue e queste tracce passano nell'aria che espiriamo attraverso gli alveoli".
Una metodica che - secondo i ricercatori - su cento malati ne individua 80. Un esame che risulta essere quindi anche più affidabile, per questo tipo di tumore, della ricerca di sangue occulto. Secondo le stime Istat in Italia nel 2012 ci saranno complessivamente 51.600 casi di cancro al colon retto.

La rete di laboratori "Voc and odor" - dove lavorano ricercatori pugliesi under 40 - collabora anche con il professore molfettese Donato Francesco Altomare del dipartimento di Emergenza e Trapianti d'Organo dell'ateneo barese.
"Molto ancora rimane da fare prima di poter applicare il test nello screening di massa - ha commentato Donato Francesco Altomare - ma il primo passo, quello decisivo, è stato compiuto".
La ricerca è stata sostenuta dalla Regione Puglia con un investimento di 1,5 milioni di euro.

Il team di ricerca è così composto:
- Maria Di Lena (28 anni) (Dipartimento di Emergenza e Trapianti d'Organo), medico in formazione specialistica al III anno della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale diretta dal prof V Memeo.
- Francesca Porcelli (30 anni) (Dipartimento di Chimica), dottoranda di ricerca al I anno della Scuola in Scienze Chimiche, supervisore dott G. de Gennaro. Francesca Porcelli per questo lavoro è stata selezionata tra le dieci finaliste (la più giovane) di ITWIIN ITWIIN, l'Associazione Italiana delle Donne Inventrici e Innovatrici (braccio nazionale dell'europea EUWIIN).
- Elisabetta Travaglio (25 anni) (Dipartimento di Emergenza e Trapianti d'Organo), medico in formazione specialistica al I anno della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale diretta dal prof V Memeo.
- Livia Trizio (34 anni) (Dipartimento di Chimica), Contrattista di ricerca, contratto finanziato dall'avviso n. 16/2009 FSE - Capitale Umano - della Regione Puglia.
- Maria Tutino (37 anni) (Dipartimento di Chimica), contrattista di ricerca, contratto finanziato dall'avviso n. 16/2009 FSE - Capitale Umano - della Regione Puglia

Gli autori della pubblicazione sul British Journal of Surgery sono Donato Francesco Altomare, Maria Di Lena, Francesca Porcelli, Livia Trizio, Elisabetta Travaglio, Maria Tutino, Silvano Dragonieri, Vincenzo Memeo e Gianluigi de Gennaro.

Da "NewsPuglia.it" del 10 dicembre 2012

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