Sistema Puglia - Il portale per lo sviluppo e la promozione del territorio e delle imprese - Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo il Lavoro e l'Innovazione
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Un anno, è trascorso già un anno dal crollo tra via Roma e via Mura Spirito Santo che si portò via l'esistenza di Maria Cinquepalmi, 14 anni, figlia dei titolari dell'opificio, in cui lavoravano anche Matilde Doronzo, 32 anni, Giovanna Sardaro, di 30, Antonella Zaza, di 36, e Tina Ceci, di 37.
Ieri sera, nella chiesa di San Giacomo, in verità non molto gremita, mons. Filippo Salvo, vicario episcopale, e il parroco, mons. Sabino Lattanzio, hanno concelebrato una messa in suffragio delle vittime. Presenti il sindaco Nicola Maffei, il consigliere regionale Ruggiero Mennea e non molti altri politici. Monsignor Salvo ha sottolineato il valore dell'unità e del lavoro in comune per trovare una via d'uscita alle difficoltà che vive la città. Monsignor Lattanzio ha evocato l'evangelico «non fate agli altri quello che non volete sia fatto a voi».
Stamattina, intanto, viene siglato un protocollo d'intesa contro il lavoro «nero» nella sala giunta del Comune di Barletta, esattamente ad un anno dal crollo di via Roma, alla presenza del presidente Nichi Vendola, dell'assessore al welfare della Regione Puglia, Elena Gentile, e del sindaco di Barletta, Nicola Maffei tra la Cgil, la Filctem (la Federazione italiana lavoratori chimica tessile energia e manifatture) e Cinque stelle, il consorzio dei terzisti manifatturieri, in particolare del settore tessile- abbigliamento, dedicato alle donne, quattro operaie di un opificio che lavoravano in nero e la figlia del proprietario dell'azienda, che furono schiacciate dal cedimento del fabbricato perdendo la vita. L'accordo segue il bando regionale di aiuti alle piccole e medie imprese, pubblicato lo scorso mese di agosto, finalizzato ad incentivare l'associazionismo d'impresa e a promuovere la cultura della legalità, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l'occupazione stabile, con particolare riferimento al lavoro femminile, attraverso forme di welfare aziendale.
«L'intesa giunge a compimento di un lungo anno di lavoro nel quale la Cgil - spiega Francesca Abbrescia, segretaria Cgil Puglia - ha dialogato, insieme alla Filctem, con il sistema d'impresa "sano" per l'emersione dal lavoro "nero".
I terzisti si impegneranno, siglando questo accordo, a trasferire le proprie imprese, operanti nel centro abitato, nell'area di insediamento produttivo di via Trani per poter così produrre nel rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Inoltre, il consorzio si impegnerà ad assumere il personale con contratti di lavoro a tempo indeterminato part-time garantendo, però, la trasformazione degli stessi in rapporti a tempo pieno nell'arco di quattro anni. Non solo, nell'accordo sarà prevista anche la costituzione di un marchio unico d'impresa "Libera dal lavoro nero". La Regione ed il Comune monitoreranno costantemente lo stato di avanzamento del progetto».
LA FIRMA - La sigla del protocollo si terrà alle 11.15, a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia. Saranno presenti la segretaria nazionale della Cgil, Serena Sorrentino, il segretario generale della Cgil Puglia, Giovanni Forte, Francesca Abbrescia, il segretario generale della Filctem Puglia, Vito De Mario e il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci. Dopo la sottoscrizione dell'accordo, alle 12, i rappresentanti delle istituzioni e del sindacato si recheranno in via Roma per deporre, ad un anno esatto dalla tragedia, una corona alla memoria delle cinque giovani donne morte nel crollo.
Da "La Gazzetta del Mezzogiorno.it" del 03 ottobre 2012