FAQ - Archivio - Area Politiche per la promozione della salute, delle persone e delle pari opportunità



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14 - Finanziamento di Strutture e Interventi Sociali e Sociosanitari - (D) Cosa deve intendersi per costi non ammissibili del progetto?

(R)
La completezza e la qualità del progetto di intervento può essere data anche da interventi e/o azioni che non sono strettamente connesse al conseguimento degli standard e della piena funzionalità della struttura o del servizio, ovvero che attengono ad azioni formative e/o di gestione, o ancora a spese non ammissibili.
Solo a titolo esemplificativo possono essere indicati tra i costi non ammissibili:
- il costo di acquisto dell’immobile oggetto di intervento
- spese generali superiori ai limiti % indicati
- le spese per azioni formative rivolte al personale della struttura
- il costo di lavori per la realizzazione di parti dell’opera non strettamente connesse al perseguimento degli standard minimi e alla funzionalità della struttura (es.: piscina in struttura che non presuppone attività socio riabilitative, serre e strutture di produzione sovradimensionate rispetto alla logica laboratoriale per le azioni socio educative, auditorium, ecc..).
L’intero valore dei costi non ammissibili è a carico del soggetto proponente e non concorre a determinare la quota di cofinanziamento minima rispetto al totale dei costi ammissibili.

20 - Finanziamento di Strutture e Interventi Sociali e Sociosanitari - (D) A cosa serve il pulsante "Sblocca Pratica" disponibile dopo la convalida?

(R)
Il tasto sblocca pratica serve ad annullare la convalida e l'invio telematico effettuato e a permettere eventuali modifiche alla pratica stessa.
La pratica dovrà essere nuovamente convalidata e farà fede l'ultima convalida effettuata.
1 - PRO.V.I. Richiedi Info - (D) Sono madre nubile di un ragazzo autistico di 14 anni che frequenta la scuola e ha solo 9 ore per settimana di assistenza specialistica per l’integrazione scolastica. Con il contributo per il PRO.V.I. posso remunerare l’educatore professionale per il sostegno scolastico?

(R)
Il bando per i Progetti di Vita Indipendente punta a supportare economicamente la persona con disabilità motoria e con piena capacità di autodeterminazione dello svolgimento delle attività quotidiane funzionali alla realizzazione del proprio progetto di vita, sia esso formativo, lavorativo, di socializzazione. In questo caso per un ragazzo autistico NON è possibile fare domanda per un PROVI. Tuttavia è opportuno informare che in data 2 agosto sono state approvate con Delibera di Giunta Regionale Le Linee guida regionali per l’Autismo, in materia di organizzazione dei servizi sanitari finalizzati al trattamento dei disturbi dello spettro autistico (DSA). Tra l’altro queste linee guida dovranno raccordare i servizi sanitari con i servizi connessi al diritto allo studio degli alunni disabili e con i servizi sociosanitari con finalità educative e socio-abilitative, per i quali peraltro la Regione rende disponibili specifici “buoni servizio di conciliazione” per l’integrazione del costo delle rette a carico delle famiglie.
2 - PRO.V.I. Richiedi Info - (D) Sono la sorella di un disabile motorio; né io né mio fratello abbiamo un lavoro. Con il PROVI posso dichiarare di essere la sua assistente personale e integrare il nostro reddito in questa maniera?

(R)
In generale il PROVI non si configura come una misura di sostegno al reddito tout court né può essere inteso come “assistenza indiretta personalizzata” in favore di care giver famigliari, per la quale vi sono altri strumenti ed altre misure nazionali e regionali (indennità di accompagnamento, pensione di invalidità, rendita inail, assegno di cura e AIP). Il bando per i Progetti di Vita Indipendente punta a supportare economicamente la persona con disabilità motoria e con piena capacità di autodeterminazione dello svolgimento delle attività quotidiane funzionali alla realizzazione del proprio progetto di vita, sia esso formativo, lavorativo, di socializzazione. Pertanto se effettivamente la figura della sorella in questo caso è quella di chi ricopre il ruolo di accompagnatore e supporto per l’accesso nelle sedi dei percorsi formativi, o per lo svolgimento di specifiche attività nel contesto di vita lavorativa e/o sociale, allora detta figura, ancorchè parente, è titolare di uno specifico contratto di lavoro rispetto al cui costo onnicomprensivo (anche degli oneri fiscali e contributivi) una quota della spesa sostenuta può trovare copertura nel PROVI. A condizione, appunto, che la posizione lavorativa sia formalizzata e regolare sul piano fiscale e contributivo.

Infatti l’ammissibilità della spesa per la quale il beneficiario formula domanda di pagamento per tranche è subordinata alla verifica dal parte del Comune competente della regolarità del contratto di lavoro attivato, ai sensi della normativa vigente, e della conseguente regolarità contributiva.
3 - PRO.V.I. Richiedi Info - (D) Con il PROVI posso remunerare figure specialistiche per l’integrazione di servizi che la ASL e il Comune non erogano in quantità sufficiente?

(R)
In generale il PROVI non può sostituire i servizi sociali e sanitari professionali né rimborsare le famiglie per l’acquisto di detti servizi. Ad esempio è possibile acquistare uno specifico supporto per la didattica e la comunicazione del ragazzo, un accompagnatore per il trasporto individuale, un assistente personale per la frequenza di attività ludiche e ricreative, ma non è possibile remunerare personale per lo svolgimento di prestazioni dovute dal personale ATA della scuola (assistenza alla persona per l’uso dei servizi igienici), del personale educatore dell’assistenza specialistica, dei terapisti della riabilitazione negli appositi centri pubblici e privati.
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