LEGGE REGIONALE N. 21/2011 - FAQ
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3 - (D) Monetizzazione degli standard: si può disciplinare in maniera univoca il sistema di calcolo?
(R) La definizione di un atto regionale di indirizzo può essere presa in considerazione. A tal fine si suggerisce ai Comuni di inviare indicazioni in merito alle procedure adottate o che intendono adottare. La Regione valuterà l’opportunità di predisporre un atto d’indirizzo, eventualmente previa consultazione dell’agenzia del territorio |
2 - (D) E’ necessaria la variante allo strumento urbanistico generale quando si riportano i progetti su carta tecnica regionale (da ora in poi ctr)?
(R) Qualora la trasposizione dia adito a dubbi interpretativi è necessario un atto del Consiglio Comunale, che deve essere condiviso con apposita presa d’atto da parte della Giunta Regionale nella qualità di ente che ha approvato il piano. |
1 - (D) Qual è la procedura da adottare nel caso di edifici condonati? E per quelli che ricadono in aree non residenziali, ad esempio le aree a servizi?
(R) L’art 7 quinquies, comma 8 della LR 21/2011 stabilisce che “gli immobili interessati dagli interventi contemplati dagli art. 7 ter e 7 quater devono essere esistenti alla data di entrata in vigore della legge”. Un edificio condonato è quindi legittimo a tutti gli effetti. Nel caso di aree a servizi l’immobile da ampliare o ricostruire deve avere una destinazione d’uso |