Catalogo dell'Offerta e Buoni Servizio Anziani e Disabili - FAQ

 

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29 - (D) Quali sono le tariffe massime candidabili sul Catalogo telematico dell’Offerta rispetto alle differenti tipologie di servizi?

(R)
Come definito nell’Avviso Pubblico n. 3/2015 (Catalogo dell’Offerta) approvato con A.D. n. 390/2015, le tariffe massime intese quale COSTO STANDARD delle prestazioni applicabili in sede di candidatura saranno le seguenti: Centro diurno socioeducativo e riabilitativo per persone con disabilità - art. 60 = 31,12 su 8 ore/die*; Centro diurno integrato per il supporto cognitivo e comportamentale a persone affette da demenza art. 60 ter = 31,82 su 8 ore/die*; Centro diurno per persone anziane art. 68 = 24,90 su 8 ore/die*; Centro sociale polivalente per persone con disabilità art. 105 = 24,90 su 8 ore/die*; Centro sociale polivalente per persone anziane art. 106 = 24,90 su 8 ore/die*; Servizio SAD art. 87 = 18,45/ora; Servizio ADI art. 88 = 18,45/ora *, per frazioni di giornata inferiori alle 8 ore/die la tariffa giornaliera é ridotta in misura proporzionale.
28 - (D) Tra gli allegati richiesti in sede di manifestazione di interesse, vi è il PIANO DEI COSTI: cosa si intende? È disponibile un format da utilizzare come punto di riferimento?

(R)
Il piano dei costi è un quadro economico che evidenzia tutte le voci di costo gestionali su base ANNUALE per il funzionamento del servizio che si intende candidare a Catalogo telematico dell’Offerta e che considera quale principali macro-voci di spesa: i costi del personale, le spese per fitto e costi generali, i costi per l’erogazione dei pasti. Al solo fine di agevolare il lavoro delle Unità di Offerta in fase di candidatura, è disponibile un format tipo di piano dei costi per servizi semi-residenziali ed uno per servizi domiciliari alla sezione Modulistica della Piattaforma di sistema.
27 - (D) Se il nostro servizio SAD o il nostro servizio ADI è in possesso di un’autorizzazione al funzionamento rilasciata da un Comune singolo di un Ambito Territoriale (e non dal Comune Capofila), secondo i principi di funzionamento del Catalogo telematico dell’Offerta, entro quale delimitazione territoriale potrà operare erogando le proprie prestazioni a fronte del Buono Servizio?

(R)
La delimitazione territoriale massima sarà sempre e solo quella dell’Ambito Territoriale sociale nel cui territorio il servizio sia stato autorizzato al funzionamento. Tuttavia, laddove l’autorizzazione al funzionamento non sia stata rilasciata dal Comune Capofila in nome e per conto di tutti i Comuni dell’Ambito Territoriale, ma sia stata rilasciata da un singolo Comune, l’Ambito Territoriale - con proprio atto - potrà ratificare la validità del provvedimento rilasciato per l’intero territorio di Ambito ai fini della richiesta del Buono Servizio. In assenza di eventuale provvedimento di RATIFICA, in ogni caso, prevale la disciplina definitiva dagli Avvisi Pubblici per il “Catalogo dell’Offerta” (Avviso n. 3/2015) e per la “Domanda di Buoni Servizio” (Avviso n. 1/2017), in riferimento alla quale la spendibilità del BUONO SERVIZIO, presso un’unità di offerta “domiciliare” è estesa all’intero territorio dell’Ambito Territoriale di appartenenza del Comune che ha rilasciato il provvedimento di autorizzazione al funzionamento.
26 - (D) Se il nostro servizio SAD o il nostro servizio ADI è in possesso di due differenti provvedimenti di autorizzazione al funzionamento, di cui uno per soli soggetti disabili ed uno per soli anziani, con quale codice pratica di autorizzazione dovremmo procedere alla presentazione di istanza di manifestazione di interesse per l’iscrizione al catalogo telematico dell’offerta?

(R)
In tal caso si procederà a presentare istanza di MANIFESTAZIONE DI INTERESSE per l’iscrizione al catalogo, partendo a propria scelta da uno dei codici pratica di iscrizione al registro telematico delle strutture e servizi autorizzati al funzionamento. Ad avvenuta ammissione al catalogo telematico disabili-anziani, infatti, il servizio SAD o ADI sarà erogato in maniera indistinta sia a persone con disabilità, sia ad anziani non autosufficienti in base alla richiesta di Buono Servizio che giungerà dal territorio. La differenziazione dei target di utenza (disabile o anziano) potrà, invece, essere oggetto di differente trattamento in sede di rendicontazione in base alla specifica fonte di finanziamento utilizzata e alle relative finalizzazioni di spesa (ad esempio i fondi PAC richiederanno una specifica del target anziani ultra65enni).
25 - (D) Quali caratteristiche deve possedere un servizio SAD o ADI per essere iscritto al catalogo telematico dell’offerta?

(R)
Come detto in precedenza, il Servizio SAD (art.87) o ADI (art.88) che si intende candidare al catalogo telematico dell’offerta deve essere in possesso di un provvedimento di autorizzazione tassativamente a titolarità e gestione privata, pena la non ammissibilità immediata dell’istanza. Le caratteristiche organizzative e prestazionali dei servizi SAD o ADI candidabili a catalogo devono riferirsi a quanto stabilito dagli artt. 87 e 88 così come novellati dal R.r. n. 11/2015 (che ha aggiornato le precedenti disposizioni del R.r. n. 4/2007). Il provvedimento di autorizzazione, inoltre, deve risultare appositamente rilasciato in funzione dell’erogazione di un servizio in REGIME PRIVATISTICO e di libero mercato, del tutto autonomo e indipendente da qualunque procedura di appalto, esternalizzazione, gestione per conto terzi posta in essere da un Ente Pubblico ed aggiudicata in qualità di soggetto appaltatore dall’unità di offerta che intende candidarsi al catalogo , anche al fine di attestare la presenza di idonee équipe dedicate al volume di prestazioni da candidarsi ad erogare. Ogni singolo soggetto titolare di servizio SAD (art. 87) o ADI (art. 88) può candidare a catalogo, per ogni Ambito Territoriale sociale nel cui territorio il servizio sia autorizzato con propria sede operativa, un volume massimo di prestazioni pari a 12.000 ore/anno, o altri volumi inferiori, in relazione alle dimensioni organizzative della propria pianta organica, con particolare riguardo alla presenza delle figure di OSS, come già indicato in una precedente Faq.
Ai fini della candidatura al catalogo dell’offerta, quindi, dovrà acquisirsi apposito nuovo provvedimento di autorizzazione presso ogni ambito territoriale nel quale si intenda operare mediante erogazione del buono-servizio. E’ esclusa la possibilità di avvalersi di semplici comunicazioni di avvio attività richiamanti autorizzazioni rilasciate da altri Comuni o Ambiti Territoriali.
Come detto in precedenza, il Servizio SAD (art.87) o ADI (art.88) che si intende candidare al catalogo telematico dell’offerta deve essere in possesso di un provvedimento di autorizzazione tassativamente a titolarità e gestione privata, pena la non ammissibilità immediata dell’istanza. Le caratteristiche organizzative e prestazionali dei servizi SAD o ADI candidabili a catalogo devono riferirsi a quanto stabilito dagli artt. 87 e 88 così come novellati dal R.r. n. 11/2015 (che ha aggiornato le precedenti disposizioni del R.r. n. 4/2007). Il provvedimento di autorizzazione, inoltre, deve risultare appositamente rilasciato in funzione dell’erogazione di un servizio in REGIME PRIVATISTICO e di libero mercato, del tutto autonomo e indipendente da qualunque procedura di appalto, esternalizzazione, gestione per conto terzi posta in essere da un Ente Pubblico ed aggiudicata in qualità di soggetto appaltatore dall’unità di offerta che intende candidarsi al catalogo , anche al fine di attestare la presenza di idonee équipe dedicate al volume di prestazioni da candidarsi ad erogare. Ogni singolo soggetto titolare di servizio SAD (art. 87) o ADI (art. 88) può candidare a catalogo, per ogni Ambito Territoriale sociale nel cui territorio il servizio sia autorizzato con propria sede operativa, un volume massimo di prestazioni pari a 12.000 ore/anno, o altri volumi inferiori, in relazione alle dimensioni organizzative della propria pianta organica, con particolare riguardo alla presenza delle figure di OSS, come già indicato in una precedente Faq.
Ai fini della candidatura al catalogo dell’offerta, quindi, dovrà acquisirsi apposito nuovo provvedimento di autorizzazione presso ogni ambito territoriale nel quale si intenda operare mediante erogazione del buono-servizio. E’ esclusa la possibilità di avvalersi di semplici comunicazioni di avvio attività richiamanti autorizzazioni rilasciate da altri Comuni o Ambiti Territoriali.
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