Progetti di Vita Indipendente - FAQ

 

Dal riquadro Documenti FAQ è possibile scaricare le FAQ in formato pdf ed excel.

Nel caso del documento pdf, se il numero di FAQ presenti in elenco è superiore al numero di FAQ contenute nel documento pdf, è possibile generare una versione aggiornata del documento.

Se il numero di FAQ è elevato la procedura di generazione del documento potrebbe durare qualche minuto.

Imposta campi per la ricerca
Documenti FAQDocumento in formato pdf (contiene 31 FAQ) - [Scarica  .pdf  - 26 Kb]
Documento in formato excel - [Scarica file.xls]

..: Sono presenti 31 FAQ :..


6 - (D) Sono la figlia di un disabile motorio è possibile presentare domanda per i progetti di vita indipendente affinchè mio padre possa frequentare una struttura riabilitativa?

(R)
Il bando per i progetti di vita indipendente è rivolto a tutte le persone con disabilità motoria in età compresa tra 16 e 64 anni con reddito individuale del richiedente, a ogni titolo percepito, non superiore a 20mila euro annui. Se l’obiettivo è quello di frequentare una struttura socio riabilitativa a ciclo diurno, NON è il PROVI lo strumento di sostegno adeguato, ma la informo che la Regione Puglia ha attivato la misura relativa al buono servizio di conciliazione per disabili e anziani non-autosufficienti che si configura come un titolo di credito smaterializzato che determina un abbattimento delle tariffe a carico delle famiglie che intendono fruire di un servizio per disabili e anziani non-autosufficienti cui al Regolamento regionale n. 4/2007. Pertanto, è anche uno strumento a sostegno dei nuclei familiari, in relazione al carico di cura, utilizzabile presso le strutture e i servizi iscritti al Catalogo Telematico dell’offerta consultabile esclusivamente on-line ai seguente link: http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/PianoLavoro/AnzianieDisabili
5 - (D) Vorrei partecipare, non tanto per quanto riguarda il progetto di una casa accessibile per me, in quanto vivo in una casa dove non ci sono barriere architettoniche, ma per quanto riguarda la sfera lavorativa che mi sta piu' a cuore visto che attualmente sono in cerca di una occupazione.

(R)
Il Bando PROVI riconosce proprio la volontà di realizzare un personale progetto di vita indipendente orientato al completamento del percorso di studi, alla formazione professionale per l’inserimento socio-lavorativo, alla valorizzazione delle proprie capacità funzionali nel contesto lavorativo, nell’agire sociale e in favore di iniziative solidali, attraverso la conduzione delle principali attività quotidiane. Il PROVI tuttavia non è assimilabile a un incentivo tipo “dote occupazionale”, o “tirocinio formativo” né a un incentivo per l’investimento produttivo o lo start-up di nuova impresa, dal momento che è una misura di sostegno alla persona e non una misura economia. Dunque non sono ammissibili le spese per l’acquisizione di qualunque fattore produttivo materiale (es. mobili, attrezzature, pc) o immateriale (segretaria, abbonamenti, ec…).
Saranno attivati sportelli per orientamento, consulenza , formazione e costruzione dei Pro.v.i a cui sarà possibile rivolgersi per la formulazione delle istanze e l’eventuale costruzione dei progetti di vita indipendente.
4 - (D) Sono affetto da DMD (Distrofia Muscolare Duchenne), quindi invalido al 100%, sono interessato ad un progetto di vita indipendente che mi consenta di riprendere gli studi universitari (devo iscrivermi ad una laurea magistrale). Mi chiedo se il progetto sarebbe possibile per l'iscrizione ad una facoltà sita fuori regione (Chieti). Inoltre vorrei sapere se tra i requisiti necessari per l'accesso, quello del reddito viene considerando, il reddito dell'intero nucleo familiare o quello della persona.

(R)
La finalità complessiva dei PRO.V.I. è quella di sostenere la “Vita Indipendente", cioè la possibilità, per una persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e di poter vivere come chiunque avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta. Ciò che differenzia l’intervento di Vita Indipendente da altre azioni è il ruolo svolto dalla persona con disabilità che abbandona la posizione di “oggetto di cura” per diventare “soggetto attivo” che si autodetermina, per tale motivo il luogo dove lei ha deciso di intraprendere un percorso di studi non è rilevante al fine dell'ammissione al beneficio. E’ rilevante, invece, che il PROVI non finanzi tipologie di sostegni e aiuti che già il sistema del diritto allo studio universitario è tenuto a riconoscere per effetto della L.n. 17/1999 attraverso l’ADISU o le altre agenzie regionali preposte.
Per quanto attiene il requisito del reddito, il bando prevede come requisito di accesso il reddito individuale del richiedente, a ogni titolo percepito, non superiore a 20mila euro annui, quindi quello della sola persona disabile, considerando anche pensioni, indennità e rendite.
3 - (D) Con il PROVI posso remunerare figure specialistiche per l’integrazione di servizi che la ASL e il Comune non erogano in quantità sufficiente?

(R)
In generale il PROVI non può sostituire i servizi sociali e sanitari professionali né rimborsare le famiglie per l’acquisto di detti servizi. Ad esempio è possibile acquistare uno specifico supporto per la didattica e la comunicazione del ragazzo, un accompagnatore per il trasporto individuale, un assistente personale per la frequenza di attività ludiche e ricreative, ma non è possibile remunerare personale per lo svolgimento di prestazioni dovute dal personale ATA della scuola (assistenza alla persona per l’uso dei servizi igienici), del personale educatore dell’assistenza specialistica, dei terapisti della riabilitazione negli appositi centri pubblici e privati.
2 - (D) Sono la sorella di un disabile motorio; né io né mio fratello abbiamo un lavoro. Con il PROVI posso dichiarare di essere la sua assistente personale e integrare il nostro reddito in questa maniera?

(R)
In generale il PROVI non si configura come una misura di sostegno al reddito tout court né può essere inteso come “assistenza indiretta personalizzata” in favore di care giver famigliari, per la quale vi sono altri strumenti ed altre misure nazionali e regionali (indennità di accompagnamento, pensione di invalidità, rendita inail, assegno di cura e AIP). Il bando per i Progetti di Vita Indipendente punta a supportare economicamente la persona con disabilità motoria e con piena capacità di autodeterminazione dello svolgimento delle attività quotidiane funzionali alla realizzazione del proprio progetto di vita, sia esso formativo, lavorativo, di socializzazione. Pertanto se effettivamente la figura della sorella in questo caso è quella di chi ricopre il ruolo di accompagnatore e supporto per l’accesso nelle sedi dei percorsi formativi, o per lo svolgimento di specifiche attività nel contesto di vita lavorativa e/o sociale, allora detta figura, ancorchè parente, è titolare di uno specifico contratto di lavoro rispetto al cui costo onnicomprensivo (anche degli oneri fiscali e contributivi) una quota della spesa sostenuta può trovare copertura nel PROVI. A condizione, appunto, che la posizione lavorativa sia formalizzata e regolare sul piano fiscale e contributivo.

Infatti l’ammissibilità della spesa per la quale il beneficiario formula domanda di pagamento per tranche è subordinata alla verifica dal parte del Comune competente della regolarità del contratto di lavoro attivato, ai sensi della normativa vigente, e della conseguente regolarità contributiva.
Pag. 6 di 7 : Prec. 1 2 3 4 5 6 7 Succ.