PIA Medie Imprese 2015 - FAQ

 

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  - (D) Buongiorno,



chiedo gentilmente se attualmente è possibile presentare domanda sul bando PIA MEDIE IMPRESE e le moodalità di erogazione del contributo, in particolare se viene ergogato su stato avanzamento lavori su rendicontazione fatture quitanziate o se è possibile avere un'anticipazione dello stesso previa eventuale stipula di polizza fidejussoria.

(R)
E' possibile presentare istanza di accesso in qualsiasi momento in quanto è un Avviso a Sportello.
Quanto alle modalità di erogazione del contributo, può prendere visione nella sezione Deliberazioni dello schema di disciplinare che riporta dettagliatamente le modalità di richiesta di erogazione del contributo.
Sinteticamente le anticipo che il contributo può essere richiesto solo a conclusione dell'iter istruttorio e dopo la firma del disciplinare tra l'impresa beneficiaria e la Regione Puglia. L'impresa, in seguito alla firma del disciplinare, potrà richiedere l'erogazione a titolo di anticipazione del 50% del contributo mediante la presentazione di una polizza fidejussoria a garanzia oppure procedere per Stato avanzamento lavori dimostrando il 50% della spesa sostenuta e pagata a seguito della quale potrà ottenere il contributo spettante.
  - (D) In riferimento alle opere infrastrutturali materiali e immateriali funzionali al programma integrato di investimenti, i cui oneri sono a totale carico di risorse pubbliche di cui all'art 3 comma 4 dell'Avviso, vorrei sapere se tali oneri sono a totale carico della Regione Puglia oppure è previsto un cofinanziamento da parte di enti locali e/o provinciali di volta in volta interessati all'opera da realizzare.

(R)
Per opere infrastrutturali materiali e immateriali funzionali al programma integrato di investimenti, i cui oneri sono a totale carico di risorse pubbliche si intendono tutte quelle opere indispensabili a rendere funzionale e funzionante il progetto industriale proposto. Gli oneri di tali interventi spettano agli enti competenti alla realizzazione di tali opere e non rientrano nell’ambito delle spese ammissibili dal PIA. Tuttavia, qualora nel progetto industriale proposto, tali opere da realizzarsi vengono evidenziate, la Regione, essendo il PIA uno strumento agevolativo che opera con procedura negoziale, può supportare il soggetto proponente e gli Enti interessati al fine di rendere attuabile il progetto proposto con una tempistica coerente con la Programmazione 2014/2020, ai sensi dell’art. 6 del Regolamento.
  - (D) Con riferimento al BANDO PIA MEDIE IMPRESE SINGOLE O CON ADERENTI, vorrei porre i seguenti quesiti:

1. Cosa s’intende per “coerenza tecnica ed industriale” da parte della media impresa proponente?

2. Per quanto riguarda il settore di attività in cui operano le imprese, aderente e proponente, ai fini dell’ammissibilità dei progetti integrati deve rientrare nella stessa sezione, gruppo e classe della classificazione ATECO?

3. Ai fini della presentazione dei progetti integrati da parte dell’impresa media proponente ed una aderente, deve risultare per iscritto l’accordo tra le due imprese (es. ATI, contratto di rete, ecc.)?

4. L’impresa aderente può essere una NEWCO costituita nel corso dell’anno 2017 ed INATTIVA all’atto della presentazione dell’istanza di accesso con la media proponente?

5. Se l’impresa aderente, NEWCO, opera nel settore “TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI PERICOLOSI” (codice ATECO 38.22.00) ai fini dell’ammissibilità del progetto integrato necessita del previo parere da parte del Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio - Sezione Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia? (come previsto dall’art.4 comma 6 dell’Avviso).

(R)
La coerenza tecnica e industriale consiste nella dimostrazione, da parte dell’impresa proponente, che il progetto industriale nella sua interezza e, pertanto, considerando gli investimenti della proponente e quelli dell’aderente, persegue una finalità e degli obiettivi tra loro connessi sia da un punto di visto tecnico che industriale.
A prescindere dalla sezione, gruppo e classe della classificazione ATECO dei singoli programmi di investimento delle imprese partecipanti ad un progetto industriale proposto nell’ambito del PIA Medie, il progetto industriale stesso, come già esposto precedentemente deve mostrare una organicità e, pertanto, deve rappresentare il perseguimento di obiettivi chiari, univoci e non slegati tra loro.
Quanto all’accordo tra le imprese, in fase di accesso non è richiesta una particolare formalità. Tuttavia, in occasione della presentazione del progetto definitivo, la forma associativa proposta dev’essere formalizzata. Si rammenta che il contratto di rete determina una premialità agevolativa.
L’impresa aderente può essere una NEWCO costituita nel corso dell’anno 2017 ed INATTIVA all’atto della presentazione dell’istanza di accesso con la media impresa proponente e con fatturato pari a zero..
Infine, si evidenzia che il parere previsto dall’art. 4 comma 6 dell’Avviso relativamente alle proposte progettuali di cui ai codici Ateco riferiti alle attività di valorizzazione dei rifiuti va richiesto sia in caso di impresa singola proponente sia in caso la stessa partecipi come impresa aderente.
  - (D) Si domanda se è possibile prevedere l'acquisto di consulenza specialistica per attività di Sviluppo Sperimentale da parte di fornitori terzi che non siano qualificati come organismi di ricerca.

(R)
Il comma 3 dell’art. 8 dell’Avviso precisa dettagliatamente i fornitori terzi stabilendo quanto segue: “Tra i costi ammissibili rientrano quelli per ricerche acquisite contrattualmente da terzi: Università, Centri e Laboratori di ricerca pubblici, Centri e Laboratori di ricerca privati (solo se iscritti all’Albo dei Laboratori del MIUR), tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione”.
  - (D) Gent.mi avremmo la necessità di avere una risposta al seguente quesito. La scrivente sta predisponendo un progetto di per la realizzazione di una nuova unità produttiva ubicata nella Regione Puglia. Nell’ambito delle spese in Attivi Materiali, l’investimento prevede l’acquisto in macchinari e attrezzature facenti parte del programma integrato da agevolare, la cui installazione non è prevista presso l’unità produttiva interessata dal programma medesimo, ma presso le stesse imprese fornitrici, di cui 2 italiane e 1 estera. Trattasi di stampi di lampade a led. I beni si riferiscono ad attrezzature utilizzate per lavorazioni effettivamente connesse al completamento del ciclo produttivo da agevolare; risultano accessori all’iniziativa da agevolare; saranno iscritti, ove non trattasi di acconti, nel libro cespiti ammortizzabili dell’impresa e nel libro dei beni prestati a terzi. Il ciclo di produzione prevede l’assemblaggio di componenti per la produzione di apparecchi illuminanti e di sistemi di illuminazione pubblica e privata con la tecnologia a led. Gli stampi saranno di proprietà con l’uso esclusivo della scrivente, laddove necessario, i rapporti con il fornitore potranno essere regolamentati attraverso un contratto di comodato d’uso gratuito. Fatte le dovute premesse, si chiede se tale investimento in attivi materiali (attrezzature ubicate presso il fornitore fuori Regione Puglia) può essere ammissibile e se esiste un limite percentuale entro il quale tale investimento è ammissibile rispetto al totale degli investimenti della stessa tipologia da destinare all’unità produttiva pugliese. Qualora fosse possibile, qual è il limite da non superare affinché la spesa sia ammissibile?

(R)
Le attrezzature devono essere fisicamente presenti presso la sede oggetto del programma di investimenti, quest’ultima obbligatoriamente nell’ambito del territorio della Regione Puglia. Pertanto non è possibile allocare beni oggetto di agevolazione presso sedi di terzi tra l’altro al di fuori della Regione Puglia.
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