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BOSCH Bari, raggiunto accordo
Immagine associata al documento: BOSCH Bari, raggiunto accordo Emiliano: "Salvati i posti di lavoro, adesso il rilancio dello stabilimento"

È stato raggiunto oggi a Roma, nella sede della Regione Puglia, l'accordo per la Bosch di Bari, con la firma di un accordo quadro tra sindacati e azienda.

L'azienda - dopo il tavolo convocato a Roma - ha ritirato la proposta di licenziamenti e si è impegnata a non ridurre l'orario di lavoro e a non derogare al contratto nazionale di lavoro. Saranno così salvaguardate sia l'occupazione e predisposte le condizioni per prospettive future. Alla riunione hanno partecipato gli esperti della Task Force regionale per l'occupazione, guidata da Leo Caroli.

Sarà un mix di interventi quello che consentirà di affrontare il futuro, con la gestione degli ammortizzatori sociali su base quinquennale e l'apertura di un tavolo regionale sulla riorganizzazione del lavoro.

"La Bosch di Bari - ha dichiarato il presidente Emiliano - è tra le più importanti realtà produttive della Puglia. Abbiamo fatto di tutto per scongiurare i licenziamenti e apprezzo molto l'intesa raggiunta tra azienda e sindacati, che apre la strada al rilancio dello stabilimento della zona industriale.

Abbiamo affidato alla Task Force regionale, che ringrazio per il suo intervento, la sorveglianza sullo stato di attuazione dell'accordo. E la Regione è pronta a valutare possibili incentivi agli investimenti per diversificare la produzione".

Proprio la diversificazione della produzione è infatti uno dei temi sul tavolo: la fabbrica barese produce esclusivamente pompe diesel e la crisi di questo tipo di motore e quindi della tecnologia delle pompe diesel ha messo in crisi lo stabilimento.

L’azienda si è impegnata a presentare un piano industriale per la innovazione e la diversificazione della produzione.

"Esprimo soddisfazione – ha detto l’assessore al Lavoro, Sebastiano Leo – perché grazie all’intervento della Regione Puglia si è arrivati a una determinante indicazione da parte del Ministero del Lavoro sulla corretta gestione degli ammortizzatori sociali, che saranno spalmati su cinque anni evitando così il pericolo di licenziamenti. Ora la Regione si è impegnata a cofinanziare un piano di formazione e di riqualificazione del personale sulle nuove produzioni".

"Il personale – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano – dovrà essere riqualificato in funzione degli investimenti in innovazione e diversificazione produttiva, indispensabili per consolidare il volume delle attività e del livello occupazionale.
La crisi dello stabilimento barese è stata provocata dalla crisi strutturale del motore diesel sul mercato mondiale. Se ci si limitasse all’innovazione tecnologica delle pompe diesel, la soluzione sarebbe solo contingente. Invece abbiamo chiesto all’azienda di diversificare la produzione e valuteremo ogni incentivo per accompagnare la diversificazione delle produzioni".

"Esprimo apprezzamento – ha aggiunto il presidente della Task Force regionale per l’occupazione, Leo Caroli – per l’alto senso di responsabilità, la concretezza e la competenza che il sindacato nazionale e territoriale ha dimostrato al tavolo. Voglio anche dare atto all’azienda di aver accettato l’invito a rivedere il piano industriale e a dare una prospettiva all’insediamento produttivo barese".

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Data Pubblicazione sul portale: 28 Settembre 2017
Fonte: Ufficio Stampa Regione Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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