"Va Zapp" , è il progetto di un gruppo di giovani foggiani che vogliono lavorare conservando la propria identità culturale e che per farlo riescono anche ad inventarsi la loro occupazione, senza farsi guerra l'un l'altro. "Va Zapp" è la prima cascina dove si coltivano le idee.
Le idee che portano alla realizzazione nella vita sociale, senza necessariamente essere costretti ad emigrare. Al contrario, il progetto "Va Zapp" mira a far sì che i nostri giovani rimangano nella loro terra utilizzando le nuove tecnologie per avere successo nella loro vita. Magari utilizzando anche le ultime normative regionali ed europee che consentono finanziamenti finalizzati a progetti reali, concreti, che presuppongono professionalità di un certo livello.
Se ne è parlato questa sera all'Agorà della Partecipazione nel padiglione regionale, alla presenza tra gli altri dei genitori di Antonio Facenna, il giovane allevatore morto a seguito di un'alluvione per salvare il suo bestiame. Antonio, senza mezzi termini, seppe fare una scelta di vita che oggi è un esempio per tutte le generazioni presenti e anche future. Antonio Facenna infatti scelse da adulto di tornare a fare l'allevatore proprio come lo aveva fatto da piccolo, accompagnando il padre nei campi, avvelendosi però delle nuove tecnologie che oggi per fortuna migliorano e di molto la qualità della nostra vita lavorativa.
Il gruppo dei ragazzi foggiani dunque ha saputo coniugare tradizione, cultura e innovazione riuscendo nell'impresa di rimanere fortemente ancorato al territorio di appartenenza. Tante le testimonianze raccolte. Dall'installazione del segnale Wi Fi che ha consentito sul Gargano ad oltre 20mila turisti di accedere alla rete, alla ricerca fatta da un architetto di studiare le antiche masserie, i ruderi, deturpati dagli stessi loro proprietari per evitare di pagare tasse troppo alte, oppure quelle masserie date in pasto a commercianti senza scrupoli per i loro biechi fini commerciali.

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