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Pratiche sportive e promozione della salute in età evolutiva
Immagine associata al documento: Pratiche sportive e promozione della salute in età evolutiva Incontro-dibattito nello stand istituzionale con il campione Igor Cassina
La necessità di fare sport nell'età evolutiva per allontanare il più possibile la sedentarietà e le malattie. Questo il tema dell'incontro-dibattito organizzato dalla Regione Puglia e dal Coni nel padiglione regionale. L'appuntamento dal titolo "Pratiche sportive e promozione della salute in età evolutiva" ha avuto come testimonial Igor Cassina, campione alla sbarra alle ultime Olimpiadi di Atene (nella foto). Il campione ha sottolineato l'importanza di fare sport proprio come scuola di vita. Per questo ogni ragazzo ha il dovere di sfruttare al massimo i suoi insegnanti e i suoi educatori sapendo fin da subito che senza sacrifici non si ottiene nulla. "Lo sportivo deve avere un suo stile di vita, sia se è un campione - ha detto Cassina - sia se non lo è. Non bisogna mai arrendersi" - ha proseguito la medaglia d'oro, rivolgendosi alle decine e decine di studenti di due licei sportivi di Bari e Barletta che hanno affollato la sala. "E anche quando nella vita si cade, quando la vita non ti ripaga degli sforzi e dei sacrifici - ha continuato - bisogna sapersi rialzare perché c'è sempre un aspetto positivo da individuare e capitalizzare". La presenza di diversi docenti, anche di scienze motorie tra i relatori è stata fondamentale per puntare l'indice sulla necessità di fare sport sin dalla scuola primaria per prevenire le possibili future patologie. Esistono tre diversi livelli di prevenzione - è stato sottolineato durante i lavori - primaria, secondaria e terziaria. La prima è quella che attraverso lo sport e la dieta mediterranea consente ai ragazzi di prevenire le neoplasie e le malattie cardiovascolari che potrebbero insorgere nell'età adulta. La seconda è lo screening che serve per anticipare le diagnosi e guadagnare tempo prezioso sulle terapie da applicare in futuro; la prevenzione terziaria infine è quella che consente ad una persona già malata di non aggravare ulteriormente la sua patologia. La Regione sta dedicando grande attenzione al tema dell'obesità infantile. E' stato finanziato per questo un progetto pilota nella scuola dell'obbligo che ha preso in esame 733 classi elementari. E' emerso che i ragazzi dagli 8 ai 10 anni hanno una inattività fisica in continuo aumento. Dieci anni di progetti sono stati attuati nelle scuole primarie pugliesi: in totale 75mila ore di attività motoria che ha coinvolto 211 mila bambini e 1.700 esperti. I bambini tuttavia oggi sono attratti dalle tecnologie telematiche finendo stritolati nel vortice vita sedentaria e cibo senza regole. Diventa fondamentale quindi l'intervento delle famiglie e dei docenti per evitare che l'obesità abbia terreno fertile nella loro vita. All'incontro sono intervenuti Vincenzo Pomo, direttore dell'Area Politiche per la promozione della salute; Dario Colella, Università di Foggia e Referente progetto SBAM Regione Puglia; Anna Sirressi, Dottore di ricerca Università di Foggia e CONI Puglia. Testimonial: Igor Cassina, campione olimpico di ginnastica; Luca Mazzone, campione del mondo di handbike

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Data Pubblicazione sul portale: 19 Settembre 2015
Fonte: Ufficio Stampa Regione Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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