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FdL 2014. Regione. Smart Puglia 2020 "Tecnologie chiave abilitanti"
Immagine associata al documento: FdL 2014. Regione. Smart Puglia 2020 "Tecnologie chiave abilitanti" L'assessore Capone: "KETs: il cuore e il cervello della nuova innovazione industriale"
Al bisogno di innovazione e occupazione la Puglia del 2020 risponde con le KETs (Key Enabling Technologies), "Tecnologie chiave abilitanti" capaci di raddoppiare il valore commerciale e sociale di un prodotto o di un servizio e trarre il massimo vantaggio dalle attività di ricerca.
E' quanto emerso, oggi, nell'ambito del workshop "La SmartPuglia 2020 e la Puglia delle Key Enabling Technologies", all'interno del padiglione della Regione Puglia (n. 152), in Fiera del Levante.

Dalle biotecnologie ai materiali avanzati, alle nanotecnologie, alla micro e nanoelettronica, ai sistemi avanzati di produzione, le KETs sono multidisciplinari e tendono a convergere e a integrarsi.
La Regione Puglia ha riconosciuto in esse un tema decisivo nella definizione della propria "strategia di specializzazione intelligente SmartPuglia2020".

"Quello delle 'Tecnologie chiave abilitanti' è un mercato mondiale - ha detto Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia. Un mercato destinato a superare i 1000 miliardi di euro entro il 2015. Tutti i prodotti più innovanti attualmente in commercio, d'altra parte, funzionano proprio grazie alle KETs: gli smartphone, le auto elettriche. Sono il cuore e il cervello della nuova innovazione industriale e hanno un enorme potenziale per creare occupazione e occupazione qualificata. E' indispensabile, allora, cogliere questa opportunità coniugando queste tecnologie con le principali sfide sociali identificate dalla strategia regionale, a partire dai fabbisogni regionali di innovazione. Con i "Cluster Tecnologici Regionali per l'Innovazione", ad esempio, la Regione Puglia ha posto questa inedita condizione chiamando imprese, centri di ricerca, Università ad una corresponsabilità".

Le KETs più significative di Puglia sono state individuate in un percorso condiviso e partecipato, avviato nel luglio 2013 da ARTI, l'Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione della Regione Puglia.

"L'indagine sperimentale - ha detto Eva Milella, presidente di ARTI - ha consentito l'acquisizione di elementi conoscitivi sulla composizione e le potenzialità della ricerca e dell'innovazione pugliese, utili all'Amministrazione regionale per impostare nuovi e più incisivi interventi a supporto dello sviluppo del sistema d'impresa in Puglia. Ha permesso di coagulare l'interesse di numerose strutture pubbliche e private e di stimolare collaborazioni inedite tra ricerca e imprese".

Sono 149 i soggetti che hanno contribuito al rilevamento delle informazioni di cui: il 56% provenienti dal sistema industriale (imprese e distretti tecnologici e produttivi) e il 44% dal sistema della ricerca (Università, enti pubblici di ricerca, e strutture private e pubblico-private di ricerca).

Al workshop hanno partecipato: Mario Calderini, Consigliere per le Politiche di Ricerca e Innovazione del Ministro dell'Istruzione, Università e ricerca, Luigi Gallo, Responsabile Ricerca e Innovazione di Invitalia - Agenzia Nazionale per la attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA, Francesco Surico, Direttore Generale, InnovaPuglia.

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Data Pubblicazione sul portale: 17 Settembre 2014
Fonte: Ufficio Stampa
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo, Ricerca e Innovazione Tecnologica
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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