Sulla base di quali dati vengono elaborate le politiche del lavoro, le politiche industriali, le scelte sulla formazione?
Nonostante il rilevante numero di fonti disponibili, sia di carattere campionario che amministrativo, in Italia non è stato
sviluppato un sistema di monitoraggio integrato, capace di offrire risposte adeguate. I dati disponibili per i decisori, e
quelli oggetto di comunicazione all'opinione pubblica si sono sempre limitati a quelli contenuti nelle analisi campionarie
(le rilevazioni Istat) cui, negli ultimi anni, si è aggiunta la meritoria attività del Ministero del Lavoro di analisi di alcuni dati
amministrativi rilevabili dalle Comunicazioni Obbligatorie.
Negli ultimi 5 anni, mentre l'economia pugliese ed il mercato del lavoro venivano investiti dalla più grave crisi economica
del secolo, la necessità di capire come il mondo del lavoro pugliese stava affrontando la bufera è emersa con sempre
più forza nel dibattito politico e tecnico. Lo straordinario sforzo collettivo delle istituzioni, ed in particolare della Regione
Puglia, per offrire strumenti di contrasto, dapprima con il
Piano Straordinario per il Lavoro e successivamente con il
rilevante impegno sugli ammortizzatori sociali in deroga con il
Piano per i percettori di ammortizzatori straordinari in
deroga, ha reso ancor più necessario capire dove e come allocare le risorse e gli investimenti pubblici per migliorare
l'efficienza delle politiche pubbliche.
Si è così affermata l'idea di sviluppare strumenti analisi in grado di riflettere con assoluta precisione i
dati regionali reali, affiancando le rilevazioni statistiche e d anche superandone le incertezze.
Per questo è nato l'
Osservatorio sul Mercato del Lavoro pugliese, incardinato nell'Assessorato al Lavoro della Regione Puglia, cui è stato affidata innanzitutto una analisi completa delle dinamiche del mercato del mercato del lavoro pugliese degli ultimi 5 anni.
L'obiettivo dell'
Osservatorio Mercato del Lavoro della Regione Puglia, realizzato in collaborazione con Italia Lavoro,
è però più ambizioso: offrire uno
strumento integrato di lettura delle fonti disponibili, capace di
tenere insieme i
risultati delle analisi statistiche di tipo campionario con quelli che derivano dalla lettura dei dati reali di natura
amministrativa.
Non solo rapporti annuali e periodici, ma uno
strumento in grado di elaborare
qualsiasi dato contenuto nelle diverse
fonti utilizzate, per offrire risposte alle domande poste dai decisori politici ed amministrative, ed agli attori istituzionali e
sociali. Ed allo stesso tempo, offrire alla opinione pubblica la garanzia di assoluta
trasparenza dei dati disponibili e,
laddove possibile, la possibilità di verificare i risultati delle politiche poste in essere dalla Regione, con il risultato di
sovvertire alcuni luoghi comuni che da tempo caratterizzano il dibattito pubblico senza trovare alcun fondamento nella
realtà pugliese.
In questa ottica dopo la presentazione del Rapporto l'Osservatorio curerà la pubblicazione sul proprio sito (Sistema
Puglia) di tutti i dati a propria disposizione, che rappresentano una vera e propria miniera ricca di uno sterminato numero
di informazioni, in modalità
Open Data, garantendo a tutti, nei limiti posti dalle normative vigenti in materia, di accedere
agli stessi per le proprie ricerche ed analisi.
Il presente Rapporto rappresenta, dunque, il primo passo di una attività che a partire dall'anno 2014 si propone di fornire
uno strumento utile per la programmazione, la governance e la valutazione dei risultati delle politiche del lavoro e di
sviluppo economico. Il Rapporto 2007-2013 ambisce a fornire una rappresentazione sintetica di una parte significativa
dei riscontri ricavati dall’analisi dei dati.
Per farlo, come anticipato utilizza
tre robuste fonti informative di natura campionaria, ma soprattutto
amministrativa:
1. l’indagine sulle forze di lavoro dell’Istat (RCFL)
2. la banca dati regionale delle comunicazioni obbligatorie dei datori di lavoro
3. il sistema informativo dei percettori di ammortizzatori sociali dell’INPS
L’integrazione tra queste fonti consente di realizzare
analisi del mercato del lavoro della regione Puglia, e delle
Province pugliesi,
particolarmente approfondite, capaci di cogliere le complesse dinamiche che caratterizzano il
rapporto tra la domanda e l’offerta di lavoro.
Mentre i dati ISTAT sulle Forze di lavoro, di fonte campionaria (vale a dire costruiti sulla base di una indagine a
campione su un pezzo della popolazione di riferimento), ci restituiscono un quadro complessivo del mercato,
permettendo di stimare sulla base delle interviste a campioni di popolazione, i livelli di occupazione, disoccupazione ed
inattività sia a livello regionale che provinciale, i
dati di fonte amministrativa – ed in particolare quelli afferenti al
sistema informativo regionale delle
Comunicazioni Obbligatorie – permettono di approfondire l’analisi regionale
fornendo un quadro estremamente dettagliato della domanda di lavoro dipendente e parasubordinato, garantendo un
livello di dettaglio settoriale e territoriale fino a qualche anno fa impensabile. Analogo contributo viene fornito da una
ulteriore fonte amministrativa, il
sistema informativo del percettori di ammortizzatori sociali - realizzato da INPS e
messo a disposizione delle regioni- che, se opportunamente trattato ed integrato alle altre basi dati amministrative può
infatti garantire una rappresentazione estremamente accurata non solo del ricorso alle politiche passive nella regione,
ma anche di importanti indicatori sui fenomeni di crisi e sulle loro localizzazione territoriali.
In ragione delle diverse fonti utilizzate si è scelto di dividere il lavoro in
3 parti fondamentali, per ognuna delle quali è di
seguito indicato il contenuto e le domande a cui si è tentato di dare risposta.
Capitolo I - Il mercato del lavoro della regione Puglia 2007-2012
Il primo Capitolo utilizza esclusivamente i microdati provinciali della Rilevazione Continua delle Forze Lavoro (RCFL), e fornisce una analisi delle persone per stato occupazionale e per i principali indicatori standard. La fonte campionaria fornita da Istat, è fondata su interviste a un campione limitato di popolazione, e riflette i tradizionali indici di rilevazione, rispetto ai quali si è approfondito il dato relativo alla Regione Puglia.
Domande
- Qual è l’andamento del mercato del Lavoro pugliese secondo i principali indicatori standard (tasso di occupazione, di disoccupazione)?
- In particolare per i giovani ?
Capitolo II - La dinamica della domanda di lavoro delle imprese pugliesi. Il dato amministrativo
Il secondo Capitolo, contiene gli elementi di analisi più innovativi. Esso analizza la domanda delle imprese pugliesi attraverso l’
analisi statistica delle comunicazioni obbligatorie, vale a dire
sulla base di un dato amministrativo reale e non campionario, utilizzando l’unione di tutte le comunicazioni disponibili a livello regionale con tutte le comunicazioni disponibili presso i singoli nodi provinciali. Questa operazione ha permesso di ricostruire un quadro completo delle dinamiche occupazionali regionali dal periodo di entrata in vigore dell’obbligo di invio telematico delle Comunicazioni Obbligatorie, con
una ricostruzione dei rapporti di tutti lavoro attivati e cessati, della loro durata e della loro tipologia.
All’interno di questo capitolo è stata realizzata anche, sulla base dei
dati amministrativi reali delle CO una analisi dell’
indicatore di domanda professionale delle 272 figure contenute nel Repertorio delle figure professionali della regione Puglia, che costituisce l’archivio di base per il sistema di orientamento e formazione.
Infatti le figure professionali sono declinate in competenze, abilità e conoscenze che a loro volta possono essere associate a moduli
formativi.
Domande
- Quanti rapporti di lavoro sono stati attivati e cessati nella Regione Puglia?
- Quanto sono durati tali rapporti in media, per tipologia di contratto?
- Qual è la durata media dei diversi contratti di lavoro nei diversi settori produttivi pugliesi?
- In particolare, quali sono i risultati relativi all’utilizzo del contratto di apprendistato?
- Quali sono le professioni più richieste dal mercato del lavoro pugliese ?
- Qual è l’andamento desunto dalle CO di ciascuno dei 278 profili professionali presenti nel Repertorio regionale?
- Quali sono i fabbisogni professionali/formativi e di competenze delle Imprese Innovative pugliesi?
Capitolo III - Gli Ammortizzatori Sociali
Il terzo Capitolo, utilizza una molteplicità di fonti, in particolare il sistema informativo dei percettori di ammortizzatori sociali dell’INPS, al fine di valutare la
gravità della crisi occupazionale nelle diverse aree della regione sulla base del ricorso agli ammortizzatori sociali.
Anche in questo caso si tratta di una analisi fondata su un
dato amministrativo reale e non campionario.
Domande
Qual è stato il ricorso agli ammortizzatori sociali, ordinari ed in deroga nel periodo di riferimento?
In quali aree geografiche vi è stato un ricorso agli ammortizzatori più significativo?
Con riferimento a quali settori vi è stato un ricorso agli ammortizzatori più significativo?
Cosa è accaduto alle aziende che hanno usufruito di ammortizzatori sociali? Hanno migliorato la capacità di resistenza alla crisi?
Infine, l’
Appendice, nonché il
Glossario che la precede, è essenziale per comprendere correttamente le elaborazioni
presentate, così da liberare il campo interpretativo da possibili fraintendimenti ed equivoci altrimenti esiziali e deve
essere intesa come una sorta di “guida alla lettura” dei dati. Infine, l’Appendice, nonché il Glossario che la precede, è essenziale per comprendere correttamente le elaborazioni
presentate, così da liberare il campo interpretativo da possibili fraintendimenti ed equivoci altrimenti esiziali e deve
essere intesa come una sorta di “guida alla lettura” dei dati.
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