In arrivo 45 milioni di euro per i cluster tecnologici pugliesi

Immagine associata al documento: In arrivo 45 milioni di euro per i cluster tecnologici pugliesi Anche fermenti lattici "mirati" per rallentare la malattia renale cronica (Mrc) tra i 31 progetti ad alta innovazione, approvati dalla regione Puglia con risorse pubbliche per 45 milioni, investimenti azionati per oltre 66 milioni e possibilità di lavoro per 150 nuovi giovani ricercatori.
Il progetto si chiama "Nature" (acronimo di Nuovo Approccio per le Tossine Uremiche Renali), ha per capofila l'azienda farmaceutica pugliese Farmalabor - in collaborazione con Aferetica Srl (start-up innovativa), gli atenei di Bari e del Salento e con il Cnr-Ispa di Lecce - e si è classificato in prima posizione tra le 118 proposte progettuali che hanno partecipato al bando della regione Puglia chiamato "Aiuto a sostegno dei Cluster tecnologici regionali".
Insieme a "Nature" la regione finanzierà altri 15 progetti innovativi su salute e benessere, 5 progetti in nanotecnologie e biotecnologie per la sicurezza alimentare e l'agricoltura sostenibile", 9 su sistemi innovativi applicati a città e territori sostenibili ed un progetto sull'energia sostenibile.
Il bando ha coinvolto 218 soggetti, dei quali 152 imprese e 66 partecipazioni di organismi di ricerca, e le risorse pubbliche della regione, dopo i primi 23 progetti, ne finanzieranno nei prossimi mesi altri 8.
Con il bando Cluster l'assessorato allo Sviluppo Economico ha infatti destinato risorse pubbliche per 45 milioni al sistema della ricerca industriale pugliese in favore di aggregazioni pubblico-private costituite da imprese micro, piccole, medie e grandi e da organismi di ricerca.
Tra le imprese dei 31 raggruppamenti finanziati si contano 12 start-up, 20 spin-off e 22 imprese femminili, mentre tra gli organismi di ricerca ci sono tutte le università pugliesi, il politecnico di Bari che in questi giorni festeggia i 25 anni dalla fondazione, il Cnr e l'Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare). «Il nostro obiettivo – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Loredana Capone – è far in modo che insieme, pubblico e privato, contribuiscano alla crescita della Puglia facendo ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione sui temi individuati dalla strategia SmartPuglia 2020».
L’intervento sui cluster tecnologici regionali per l’innovazione collega il ciclo di programmazione 2007-2013 con il nuovo ed è dunque un’azione “ponte” che si inserisce nel percorso di costruzione e rafforzamento della Strategia regionale per la ricerca e l’innovazione basata sulla Specializzazione Intelligente. Specializzazione di cui proprio il settore della meccanica e meccatronica costituisce un esempio positivo di innovazione applicata al tessuto produttivo.
Il comparto – dati 2014 – conta, infatti, 7.840 imprese attive, 49.288 addetti e ha raggiunto volumi di export pari, in valore, a 2,4 miliardi di euro di fatturato, e trend in crescita del 13,3% nel primo semestre del 2015, con oltre 1,327 miliardi di euro. Gli investimenti in innovazione sono stati pari, nella precedente programmazione dei fondi Ue, a 100 milioni di euro di risorse pubbliche tra contratti di programmi e Pia, che sono diventati 300 milioni.

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Data Pubblicazione sul portale: 04 Dicembre 2015
Fonte: Il Sole 24ore.com
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Ricerca e Innovazione Tecnologica, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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