Altro che cimiteri industriali. Il polo della meccanica di Bari e il distretto aerospaziale di Brindisi resistono alla crisi e, grazie all'export, riescono anche a conquistare nuove fette di mercato. È quello che emerge da uno studio curato dal professore di Storia dell'industria Federico Pirro e presentato nella sede di Confindustria Bari.
Nel corso dell'incontro, a cui hanno preso parte anche il presidente di Confindustria Bari e Bat, Michele Vinci e il direttore della sede barese della Banca d'Italia, Giorgio Salvo, sono state diffuse le prime cifre dello studio curato dall'Università di Bari sulla situazione economica delle zone industriali di Bari e Lecce.
La meccatronica dell'area di Bari, costituita prevalentemente da automotive, è passata da un export di 868 milioni del 2012 a 1 miliardo e 72 milioni nel 2013 con un incremento del 58,8 per cento (il tasso più alto tra i 12 principali distretti italiani).
Da "La Repubblica Bari" del 4 giugno 2014 (pag. XI)Leggi l'
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