Puglia, futuro, giovani: la chiave è l'innovazione

Immagine associata al documento: Puglia, futuro, giovani: la chiave è l'innovazione Un magazine e un sito al centro di un sistema. Vendola: «Non siamo a X Factor, è politica seria»

La Puglia è terra accogliente. Non solo verso i navigatori o i migranti, come è successo e succede da secoli sulle sue coste. È terra capace di accogliere e rendere fecondo anche il tema cruciale dell'innovazione. Gli ingredienti di contesto per farlo — università, politiche pubbliche, intraprendenza — ci sono. Su questo concetto hanno concordato, con sfumature diverse, gli ospiti della serata organizzata dal «Corriere della Sera» per presentare l'ultimo suo prodotto editoriale: il «Corriere Innovazione», bimestrale su carta allegato al quotidiano e relativo sito web, cui contribuiscono le redazioni locali (Puglia, Campania, Veneto, Trentino).
In una sala di Eataly (il megastore gastronomico che si trova alla Fiera del Levante) si sono confrontati il governatore Nichi Vendola, il vice presidente di Confindustria Alessandro Laterza, il docente e imprenditore Alessandro Sannino, il rettore Antonio Uricchio, il direttore del «Corriere del Mezzogiorno» Antonio Polito. A moderare la discussione Giuseppe Di Piazza, responsabile di «Corriere Innovazione». Attorno, a far da corona, un gruppo di giovani impegnati in aziende innovative, stimolati da Cristiano Seganfreddo, direttore scientifico del magazine. «Che tuttavia non è solo un prodotto editoriale, ma qualcosa di più» ha osservato Polito. Ossia: «una rete, un sistema, un luogo» dove fare incontrare le esperienze dell'innovazione. E dell'impresa e dei posti di lavoro che produce.
Il punto è chiedersi cosa sia l'innovazione. «Per noi — dice Vendola — non è un concorso dove trovare l'X-factor. Non vogliamo creare degli Einstein che aprono la strada a scoperte sensazionali. La Regione sta lavorando, piuttosto, per creare un ambiente sociale accogliente. Innovazione è guardare al lavoro o al welfare o agli studenti in modo nuovo. Soprattutto, innovazione non è una politica, ma un filo rosso che cuce tutte le politiche pubbliche». Il governatore ha citato alcuni prodotti «innovativi» creati dalle disposizioni regionali: i living lab (dispositivi tecnologici creati sulla base delle domande provenienti dall'utenza) e il pre commercial procurement (un modo di guidare l'appalto di acquisti di beni e servizi, in modo che sia disegnato sulle precise aspettative dell'acquirente pubblico). Insomma, la Puglia si sta dando una fisionomia che le consente di non inseguire un modello che sia esterno e distante da sè. Sul punto concorda Polito: «Il divario con il Nord non lo riduci se guardi al passato e ai contenuti tradizionali. L'innovazione è benzina per il cambiamento e per il salto improvviso».
Si tratta, insomma, di un fattore straordinario di crescita: in origine sinonimo di moderna tecnologia, oggi ragione di sopravvivenza nei marosi del mercato globale: il cambiare per non morire.[…]

Da "Corriere del Mezzogiorno" del 27 marzo 2014 (pag. IV)

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Data Pubblicazione sul portale: 27 Marzo 2014
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo, Ricerca e Innovazione Tecnologica
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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