Motori ibridi, Bari diventa centro di ricerca mondiale

Immagine associata al documento: Motori ibridi, Bari diventa centro di ricerca mondiale Dopo settimane di pressing per evitare la «fuga» in altre regioni d'Italia, la Puglia - beffando Piemonte e Emilia Romagna - si aggiudica un investimento che è destinato rinvigorire l'alta tecnologia nel settore automobilistico. Magneti Marelli, leader nella progettazione e produzione di sistemi per autoveicoli, ha presentato la domanda per sottoscrivere un nuovo contratto di programma. Si tratta di un piano complesso da circa 40 milioni che prevede la fabbricazione di motori ibridi e l'avvio a Bari del centro mondiale per la ricerca tecnologica in questa specializzazione. Si tratta di un passaggio fondamentale per l'industria di settore in Puglia. Basti pensare che, dopo anni di difficoltà, la controllata del gruppo Fiat conta nel mondo 34mila dipendenti, 83 unità produttive, 12 centri di ricerca e sviluppo e 26 centri applicativi. Il gruppo, inoltre, è presente direttamente in 18 nazioni e fornisce tutti i maggiori produttori in Europa, Nord e Sud America, Asia.

«È sicuramente una notizia che aspettavamo da tempo — afferma Nichi Vendola, governatore della Puglia — perché così si conclude un iter complesso che ha visto i tecnici della società e della Regione lavorare alla definizione dell'intesa. La Puglia dimostra di essere una realtà attrattiva nonostante la crisi stia mettendo in ginocchio diversi comparti produttivi». Vendola nei mesi scorsi ha incontrato più volte Eugenio Razelli, amministratore delegato di Magneti Marelli confermando la disponibilità a supportare le iniziative industriali. Il progetto prevede una componente di investimenti industriale e uno di ricerca. Per il primo ambito l'impegno finanziario è di 30 milioni di cui circa 9 milioni messi a disposizione dalla Regione. Si tratta di soldi che saranno utilizzati per l'acquisto di macchinari necessari alla produzione dei motori ibridi (ovvero a doppia alimentazione).
La domanda è già stata presentata, mentre per la componente di ricerca l'istanza sarà inviata a breve. L'obiettivo è creare un centro all'avanguardia in cui sviluppare le tecnologie legate proprio ai motori ecologici. L'impegno economico, in questo ambito, andrebbe tra i 6 e i 10 milioni di cui il 15% sostenuto da fondi pubblici. «Stiamo lavorando — prosegue Vendola — per imprimere una svolta nell'ambito delle eccellenze. L'intento è di spostare fasce produttive su livelli sempre più d'innovazione e competitività. Il nostro sistema d'incentivazione produce effetti perché punta a sostenere prettamente la fase produttiva evitando speculazioni nell'ambito di investimenti sul versante immobiliare».

Dal punto di vista occupazionale l'iniziativa di Magneti Marelli, che dovrebbe partire già prima della pausa estiva, riuscirà a consolidare almeno 170 posti di lavoro. Al termine dell'investimento la fabbrica barese avrà un organico di mille dipendenti. Solo pochi mesi fa (l'azienda ha già sottoscritto altri 2 contratti di programma) gli occupati erano meno di 700. «L'auspicio — conclude Vendola — è che dall'attività di ricerca si possano creare effetti positivi su tutto l'indotto. Qui in Puglia c'è un sistema universitario di altissimo livello».

Da "Corriere del Mezzogiorno.it" del 08 luglio 2013

Leggi l'articolo sul web       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 08 Luglio 2013
Fonte: Corriere del Mezzogiorno.it
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Rassegna Stampa, Ricerca e Innovazione Tecnologica
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Letto: 149 volte