Attacco hacker, annullato il bando del commercio

Immagine associata al documento: Attacco hacker, annullato il bando del commercio Manomessi i dati sulle candidature. La Regione presenta una denuncia in procura

Sono entrati nella piattaforma e hanno invertito gli ordini di presentazione delle domande. In pratica hanno mosso nel giro di pochi secondi qualche centinaia di migliaia di euro. Qualcuno però se n'è accorto, ha presentato denuncia ed è immediatamente partita una delicata inchiesta contro gli hacker della pubblica amministrazione, i nuovi predoni della cosa pubblica. Il caso è il bando "Commercio" pensato e pubblicato dalla Regione nelle scorse settimane. La misura era presentata per le piccole e medie imprese che lavorano al dettaglio: si prevedeva un finanziamento a fondo perduto di 25milaeuro (pari al 70 percento delle spese totale) per i negozi e di 50mila per le Associazioni temporanee d'impresa (Ati) e i consorzi. I soldi dovevano servire per la realizzazione, ammodernamento, ampliamenti e ristrutturazioni. Il criterio per l'assegnazione del fondo era il tempo: chi prima presenta la domanda, ha diritto ad accedere al fondo. A fare fede, il clic visto che l'unico strumento per chiedere il finanziamento era appunto un modulo compilabile soltanto su Internet.
Il giorno di presentazione delle domande, il sito però era andato in crac. «Troppi contatti, ce ne scusiamo» aveva spiegato l'assessore allo Sviluppo della Regione, Loredana Capone, ed era pronta a riaprire il bando. Sembrava tutto risolto, quindi. Ma ieri in giunta è stata la stessa Capone a spiegare che era successo molto di peggio: bisognava annullare il bando e ripresentarne uno nuovo. La piattaforma era stata colpita da un attacco di hacker che avevano invertito le date di presentazione delle domande in modo tale da favorire un'attività piuttosto che un'altra. «Soltanto così - ha spiegato l'assessore - chi fraudolentemente ha operato sui sistemi informatici non otterrà alcun beneficio, né saranno danneggiati gli aventi diritto, che potranno ripresentare le domande».
A segnalare l'attacco è stata martedì Innovapuglia, la società che gestisce per conto della Regione il sito web per la registrazione delle domande, che si è accorta di alcune intrusioni illegali. Immediatamente è scattata la denuncia alla Procura e alla polizia postale. «Prevedevamo la riapertura per lunedì 29 ma a questo punto abbiamo deciso di bloccare tutto - conclude la Capone - Servirà almeno un mese per nuovo bando». Intanto però le indagini sono partite: sicuramente non si tratta di singoli utenti. Alcune importanti agenzie e studi commerciali si erano attivati per raccogliere le domande e presentarle: è possibile che loro abbiano pagato hacker per craccare e truccare il sito della Regione.

Da "La Repubblica Bari" del 27 aprile 2013 (pag. IV)

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Data Pubblicazione sul portale: 29 Aprile 2013
Fonte: La Repubblica Bari
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo, Programmazione 2007-2013
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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