Dal respiro diagnosi del cancro al colon

Immagine associata al documento: Dal respiro diagnosi del cancro al colon Scoperta scientifica con il contributo della Regione

"Investire in prevenzione, ricerca ed innovazione è decisivo. L'idea che con un respiro si possa guadagnare una diagnosi evitando interventi diagnostici significa in prospettiva immaginare un abbattimento della quota di sofferenza fisica e dei costi". Lo ha detto il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola, presentando la scoperta scientifica sulla diagnostica del cancro fatta da ricercatori dell'Università di Bari, i risultati della quale sono stati pubblicati giorni fa sul British Journal of Surgery.
La scoperta è stata possibile anche grazie al finanziamento di 1,5 milioni alla Rete di Laboratori "Voc and Odor" da parte della Regione Puglia. I ricercatori - è stato spiegato - hanno applicato al respiro l'approccio utilizzato per monitorare la qualità dell'aria, lo stesso usato dal gruppo di scienziati per individuare le emissioni dell'Ilva di Taranto. E' stato così possibile, solo gonfiando un palloncino, diagnosticare il cancro al colon retto, una diagnosi che oggi si ottiene con la colonscopia e con la ricerca del sangue occulto nelle feci.
La nuova metodica, più semplice e sostenibile, è più affidabile del secondo esame citato: su 100 malati ne individua 80, mentre su 100 pazienti positivi al test del sangue occulto che eseguono una colonscopia, solo 50-60 hanno una patologia intestinale e solo 7 di essi un tumore.
Una scoperta importante considerando che sono 51.600 i nuovi casi di cancro al colon retto attesi in Italia nel 2012 (fonte Istat) e che questa patologia rappresenta la seconda causa di morte per cancro tra i maschi e la terza tra le donne. Alla conferenza stampa hanno partecipato l'assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone; l'assessore alla Sanità, Ettore Attolini; il direttore scientifico della Rete di Laboratori "Voc and Odor", Gianluigi De Gennaro; il prof. Donato F. Altomare, del Dipartimento di Emergenza e Trapianti dell'Università di Bari.
"Il test - ha spiegato De Gennaro - è stato sperimentato su una settantina di pazienti. Abbiamo lavorato a questa ricerca per due anni, guidati dal principio che il cancro del colon retto lascia tracce nel sangue e queste tracce passano nell'aria che espiriamo attraverso gli alveoli. Il respiro contiene molte informazioni su quello che accade all'interno dell'organismo proprio per lo scambio tra sangue e aria".

Da "Prima Pagina" del 11 dicembre 2012 (pag. IX)

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Data Pubblicazione sul portale: 11 Dicembre 2012
Fonte: Primapagina
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Ricerca e Innovazione Tecnologica
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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