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Assessore Leo incontra organizzazioni sindacali a Lecce per percorso stabilizzazione LSU

L'assessore all'istruzione, formazione e lavoro, Sebastiano Leo, ha preso parte alla partecipata assemblea, voluta dalle organizzazioni sindacali nella sede leccese della Regione Puglia, per discutere insieme con loro e con i lavoratori socialmente utili, alla presenza degli amministratori locali, dell'annosa condizione di questi lavoratori.

"Ho voluto ribadire con forza - ha dichiarato l'assessore Leo - il mio impegno e quello dell'assessorato che rappresento per procedere con il piano di stabilizzazione e restituire così dignità a questi lavoratori, troppo a lungo lasciati in balia di un'inaccettabile condizione di precarietà e relegati in una condizione di marginalità.

Fin qui abbiamo dimostrato con i fatti la nostra vicinanza a questi lavoratori, sollecitando il Ministero affinché si procedesse con la sottoscrizione della convenzione relativa alla prosecuzione delle attività per l'annualità 2017, garantendo la copertura degli lsu dinanzi ai ritardi del Ministero e già prima presentando, primi in Italia, un piano per la stabilizzazione con incentivi e strumenti anche a valere sulle risorse regionali, per il quale abbiamo ricevuto perfino una lettera di encomio.

Adesso - ha proseguito Leo - occorre passare a un piano esecutivo: stilare un'autentica road map, che tenga conto della situazione in ciascun comune della nostra regione per procedere con l'avvio e l'attuazione del piano di stabilizzazione, che resta uno dei principali obiettivi del mio mandato. Occorre, come ribadito dalle organizzazioni sindacali, un patto solidale con il territorio, per un'assunzione collettiva di responsabilità che veda coinvolti e partecipi gli amministratori locali, i sindacati e i lavoratori. Sono sicuro che se ciascuno farà la sua parte riusciremo a far uscire gradualmente i lavoratori socialmente utili da questa condizione perdurante e insopportabile, per un Paese che ha fatto del lavoro - e della sua dignità - uno dei valori fondamentali della propria carta costituzionale".

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