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Bankitalia, crescita ancora moderata. Rilevanti miglioramenti lavoro

Immagine associata al documento: La crescita c'è ma è "ancora moderata". Sono "rilevanti" invece i miglioramenti nel mercato del lavoro, mentre fa passi in avanti anche il credito, con i prestiti deteriorati che hanno smesso di crescere. E le famiglie italiane sono sempre meno indebitate. In questo scenario, fotografato dal Bollettino economico di Bankitalia, resta "fondamentale" il consolidamento della crescita.

Pil. "Secondo nostre valutazioni nel primo trimestre del 2016 la crescita sarebbe stata ancora moderata, ma lievemente superiore rispetto ai tre mesi precedenti". Gli indicatori più recenti segnalano che nei primi mesi di quest'anno l'attività economica "avrebbe beneficiato del riavvio della manifattura, cui si sarebbe aggiunto il consolidamento della ripresa nel settore dei servizi e nel comparto edile". Le imprese "rimangono ottimiste sulle prospettive dei prossimi mesi, pur con alcuni segnali di cautela". Sulla base degli andamenti registrati nell'ultimo trimestre del 2015, meno favorevoli del previsto, ricorda Via Nazionale, le principali istituzioni e gli analisti hanno corretto marginalmente al ribasso, di alcuni decimi di punto, le stime di crescita del nostro paese per il 2016 (ora valutate dalla maggior parte dei previsori tra l'1,0 e l'1,2 per cento); sono rimaste pressoché invariate quelle per il 2017.

Lavoro. "Rilevanti" miglioramenti nel mercato del lavoro. Anche se "resta ancora elevata la disoccupazione, soprattutto quella giovanile". I dati definitivi, osservano gli economisti di Via Nazionale, indicano "un miglioramento dell'occupazione nel 2015 superiore alle nostre previsioni di un anno fa (0,8 per cento, contro una previsione di 0,5 nel gennaio 2015), pur in presenza di una parziale correzione nei primi mesi di quest'anno in occasione della riduzione degli sgravi contributivi". L'andamento dell'occupazione "ha riflesso sia la ripresa dell'attività economica sia i provvedimenti adottati dal Governo. Vi è evidenza che la nuova disciplina dei rapporti di lavoro e, in misura più ampia, gli sgravi contributivi abbiano stimolato una ricomposizione delle assunzioni a favore di contratti a tempo indeterminato e un'espansione dei livelli occupazionali complessivi".

Credito. "Hanno smesso di crescere i prestiti deteriorati". Sulla base di dati preliminari, "per la prima volta dall'inizio della crisi finanziaria il valore assoluto dei prestiti deteriorati si è lievemente ridotto e la loro quota sul totale dei finanziamenti ha smesso di crescere".

Famiglie. Le famiglie italiane sono sempre meno indebitate: nell'autunno 2015 i debiti delle famiglie italiane rappresentavano il 62,6% del reddito disponibile, con un leggero calo (-0,1 punti) rispetto a settembre. Si tratta di un valore, si evidenzia a via Nazionale, "ben al di sotto di quello medio dell'area dell'euro, 97 per cento circa alla fine di settembre" (in Olanda supera il 200%, mentre nella stessa Germania è superiore all'80%). A migliorare la situazione debitoria delle famiglie italiane anche la riduzione dei tassi di interesse sui nuovi mutui, da un livello già molto contenuto rispetto al passato.

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Data Pubblicazione sul portale: 15 Aprile 2016
Fonte: Adnkronos.com
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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