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Agenda Verde: undici proposte per lo sviluppo della Green Economy

Immagine associata al documento: Il Distretto Regionale pugliese La Nuova Energia rappresenta sul territorio oltre 10mila operatori del settore delle rinnovabili: essi sostengono con forza l'importanza della green economy per lo sviluppo economico della Puglia e, in generale, dell'Italia.
Dopo aver assistito a una campagna elettorale durante la quale la green economy era considerata un accessorio nei programmi elettorali di diversi partiti, gli affiliati al Distretto La Nuova Energia hanno approntato una Agenda Verde (consultabile sul sito del Distretto La Nuova Energia). Si tratta di uno strumento operativo rivolto a tutti i neo parlamentari, senza distinzione di colore politico, ma con un denominatore comune: la difesa della Puglia, del suo territorio, del lavoro, dello sviluppo sostenibile della green economy. L'Agenda Verde, spiega il presidente del Distretto Giuseppe Bratta (nella foto), formula ben 11 proposte di intervento che, se attuate, renderebbero florido il settore della green economy pugliese per diversi anni.

«Ogni azienda produttiva e ogni cittadino dovrebbe avere la possibilità di produrre energia pulita in quantità necessaria a soddisfare le proprie esigenze o, se in eccedenza, venderla al suo vicino»: attraverso l'Agenda Verde, si richiede dunque una semplificazione burocratica degli iter amministrativi per l'attivazione di impianti energetici alternativi. Un provvedimento del genere consentirebbe all'Italia di sdoganarsi dall'importazione dall'estero di energia elettrica fossile, con evidenti benefici economici e ambientali. La green economy - si argomenta inoltre nella Agenda Verde - è caratterizzata anche da consistenti sbocchi occupazionali: mediamente, per un lavoratore impiegato per la produzione di energia tradizionale, ve ne sono sette nelle rinnovabili.

Con riferimento alla situazione pugliese, La Nuova Energia si fa promotrice di un know-how Made in Puglia, con aziende che attualmente stanno intraprendendo un processo di internazionalizzazione. Compito dei prossimi deputati e senatori pugliesi è quello di permettere le condizioni di tutela e sviluppo di questo patrimonio.

Da "AmbienteAmbienti.com" del 18 febbraio 2013

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